Concorso pubblico, bando in uscita a marzo per lavoro pagato 240 mila euro

Simone Micocci

23 Febbraio 2024 - 14:35

In uscita a marzo il concorso per il reclutamento di nuovi segretari di legazione, grado alla base della carriera diplomatica. In prospettiva spetta uno stipendio fino a 240 mila euro.

Concorso pubblico, bando in uscita a marzo per lavoro pagato 240 mila euro

C’è una professione molto ben pagata a cui il mese prossimo potranno aspirare i giovani laureati italiani: si tratta della figura di segretario di legazione, grado alla base della carriera diplomatica.

Ogni anno il bando per il concorso pubblico per diventare segretario di legazione viene bandito a marzo e così sarà anche nel 2024, con un numero di posti che come da consuetudine dovrebbe prevedere solamente 50 nuovi ingressi.

Nonostante si tratti di un numero davvero esiguo, il bando per segretari di legazione è molto atteso, specialmente perché apre le porte della prestigiosa, e molto ben pagata, carriera diplomatica.

A tal proposito, nell’attesa della pubblicazione del bando per diventare segretario di legazione, approfondiamo tutto quello che serve sapere su questa professione, soffermandoci sui requisiti nonché sullo stipendio a cui si può puntare.

La carriera diplomatica

La carriera diplomatica parte dal concorso come segretari di legazione, al quale si accede a un corso di formazione, della durata di 9 mesi, che va considerato come un periodo di prova. Dopodiché si procede con l’assegnazione al ministero degli Esteri, dove si resta per 2 o 3 anni e successivamente con una doppia assegnazione all’estero per un periodo ciascuno che va dai 3 ai 4 anni.

Alla permanenza nel grado di 10 anni e 6 mesi si diventa consigliere di legazione, per poi - dopo altri 4 anni almeno - essere promossi come consigliere di ambasciata. Dopo altri 4 anni (almeno) può scattare la promozione a ministro plenipotenziario, mentre passati altri 6 vi è finalmente la nomina ad ambasciatore.

Quanto si guadagna?

La carriera diplomatica è tra le più pagate della Pubblica amministrazione, il che ovviamente non poteva essere altrimenti vista l’importanza e la responsabilità del ruolo ricoperto.

Nel dettaglio, si parte inizialmente da una retribuzione annua di 69.925 euro per il grado di segretario di legazione, per poi salire a 84.315 euro con la promozione a consigliere di legazione. Per il consigliere di ambasciata, invece, lo stipendio annuo è persino di 139.349 euro (viene raddoppiato quindi quanto percepito a inizio carriera), mentre per il ministro plenipotenziario si arriva a 160.315 euro. Infine, una volta diventati ambasciatori, è riconosciuto uno stipendio record di 241.080 euro.

Requisiti per diventare segretario di legazione

Il concorso per segretario di legazione rappresenta quindi un’occasione da non perdere per chi vuole intraprendere la carriera diplomatica. In particolare, con il grado iniziale della carriera si andrà a ricoprire le funzioni di:

  • Secondo Segretario presso Rappresentanza diplomatica;
  • Capo di Vice Consolato;
  • Vice Console presso Consolato Generale di I classe, Consolato Generale o Consolato.

Per l’ammissione al concorso sono richiesti i seguenti requisiti:

  • essere cittadino italiano;
  • età non superiore a 35 anni, che può essere innalzato fino a un massimo di 3 anni in presenza di determinate condizioni. Ad esempio, sale di 1 anno per chi è sposato, come pure per ogni figlio convivente.

Come titolo di studio è richiesta la laurea magistrale in:

  • finanza
  • relazioni internazionali
  • scienze dell’economia
  • scienze della politica
  • scienze delle pubbliche
  • amministrazioni
  • scienze economiche per l’ambiente e la cultura
  • scienze economico-aziendali
  • scienze per la cooperazione allo sviluppo
  • servizio sociale e politiche sociali
  • sociologia e ricerca sociale
  • studi europei

In alternativa va bene anche la laurea magistrale a ciclo unico in giurisprudenza.

Le prove del concorso

Ovviamente non ci troviamo di fronte a uno dei concorsi più semplici. Si parte con la prova attitudinale che consiste in un questionario composto da 60 quesiti a risposta multipla sulle seguenti materie:

  • storia delle relazioni internazionali a partire dal congresso di Vienna;
  • diritto internazionale pubblico e dell’Unione Europea;
  • politica economica e cooperazione economica, commerciale e finanziaria multilaterale;
  • lingua inglese, senza l’uso di alcun dizionario, su tematiche di attualità internazionale;
  • test per l’accertamento della capacità di ragionamento logico.

Successivamente c’è la valutazione dei titoli, valorizzando percorso di studi ed esperienze lavorative, per poi passare a ben 5 prove scritte sulle seguenti materie:

  • storia delle relazioni internazionali a partire dal congresso di Vienna (5 ore)
  • diritto internazionale pubblico e dell’Unione Europea (5 ore)
  • politica economica e cooperazione economica, commerciale e finanziaria multilaterale (5 ore)
  • lingua inglese, composizione, senza l’uso di alcun dizionario, su tematiche di attualità internazionale (3 ore)
  • altra lingua straniera scelta dal candidato tra le seguenti: francese, spagnolo e tedesco (sempre di 3 ore).

Infine la prova orale, a cui sono ammessi i candidati con una media di almeno 70 centesimi nelle cinque prove scritte. Argomenti oggetti del colloquio sono gli stessi di quelli previsti per gli scritti, con l’aggiunta di:

  • diritto pubblico italiano (costituzionale e amministrativo);
  • contabilità di Stato;
  • nozioni istituzionali di diritto civile e diritto internazionale privato;
  • geografia politica ed economica.

Per quanto riguarda la lingua inglese e l’altra lingua straniera scelta, il candidato dovrà sostenere una conversazione su tematiche di attualità internazionale.

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